LE ATMOSFERE AGRESTI DEL BORGO DI PORANA: UN FASCINO SENZA TEMPO
La Festa Patronale di S. Crispino ha visto il ritorno delle bande e della valorizzazione della civiltà contadina
Dopo ben due rinvii è proprio il caso di dire “buona la terza”. E così anche il borgo di Porana di Pizzale ha potuto festeggiare la sua festa patronale di S. Crispino, dopo un lungo periodo di maltempo nei weekend. Certo, le norme anticovid non permettono ancora di svolgere la sagra come sino a qualche anno fa, con la tradizionale processione nel parco con la parata di bande e delle associazioni di volontariato del territorio a raduno, ma già il fatto di aver riportato per un giorno le atmosfere agresti nel borgo è un buon segnale per la ripartenza, dopo un lungo periodo di inattività.
Prima la benedizione con la reliquia di S. Crispino, impartita da Don Barnaba, che ha anche benedetto una targa affissa poi all’esterno della chiesa per ricordare le persone decedute sul territorio che hanno dato il loro contributo per il recupero del borgo con la sistemazione del sagrato ed il prossimo acquisto di un defibrillatore (Antonio Civeriati, Angelo Gandini, Albano Parisotto, Santo Sola, Faustino Sturla, Enrica Piacentini); poi la consegna delle benemerenze da parte del sindaco Gaetano De Angelis all’Auser di Pizzale per l’impegno dei volontari durante l’emergenza covid, anche accompagnando i cittadini agli hub vaccinali di Voghera e di Pavia.
La Banda Civica Orchestra di Fiati Cantone di Alessandria, dopo l’esecuzione dell’Inno Nazionale e dell’Inno Europeo, ha dato vita ad un concerto scandito da marce e musiche da film, spaziando anche tra grandi compositori come Bach, Beethoven, Verdi, Puccini, Bellini. Diretta da Angelo Borgia e presieduta da Pier Giuseppe Rossi, la Banda di Alessandria, salutata anche dal presidente provinciale AnBiMa Franco Garbarini è composta in gran parte da diplomati presso il conservatorio di musica della città piemontese.
Nell’intervallo del concerto sono state anche premiate le poesie finaliste del concorso “Il Sabato del Villaggio”: quest’anno il primo premio in lingua è andato a “Pianetamore” di Giuditta Manganoni, di Voghera; quello in vernacolo a Christian Testa, di Villanterio, con “Pueta dal Burg”. Menzioni sono andate a Mara Pavanel “Verso il futuro” in memoria di Rosa Mazzoleni; ad Angela Pintus con “Verso la libertà”, ricordando Fabrizia Bertolino; a Valentina Bina con “La Notte” in memoria di Pio Marcato; a Piera Zucchella con “Prublema seri” ricordando Pietro Emilio Franchioli ed infine a Patrizio Gandini con “Davanti a cà mia”, in memoria del cantastorie Raffaele Nobile, che allietava con il suo violino e i suoi racconti, fino alla sua improvvisa scomparsa, le manifestazioni di Porana Eventi.
Molto gradite dai visitatori, provenienti anche da fuori provincia, sono state le visite guidate al parco di Villa Meroni, a cura di Sandra Frattini, insegnante di Biologia e Scienze della Terra dell’Istituto Gallini di Voghera: è stata questa l’occasione per molti di poter ammirare da vicino con esaurienti spiegazioni le specie botaniche contenute in quest’ampia area attorno alla Villa e alla chiesetta neogotica: c’è anche una delle piante più grandi d’Italia (80 metri di altezza per 4,80 metri di circonferenza) catalogata dal Corpo Forestale dello Stato. Come la Villa – in cui pernottò nel 1883 anche il Re Umberto I durante le manovre militari che si svolsero nella campagna vogherese e tortonese – anche la Chiesa Parrocchiale di S. Crispino è stata edificata dall’ingegner Severino Grattoni sulla base di un’antica Chiesa. Oggi è scelta da numerose coppie di futuri sposi per celebrare il loro matrimonio, così come fece la cantante Ornella Vanoni nel 1960.
All’interno della ex casa canonica invece è stato allestito dalla famiglia Carrirolo il Museo Contadino del Borgo, con numerosi oggetti recuperati dalla locale azienda agricola e delle ex case coloniche un tempo abitate dai mezzadri e oggi desolatamente vuote. Proprio al centro dell’azienda agricola sorge l’aia che ha ospitato in questa giornata di festa i trattori d’epoca grazie all’allestimento di Francesco Zella, oltre al battesimo della sella e al giro pony con Simone Braghieri e Sofia Lo Vrotico di Dot’s Ranch Pizzale.
Non sono mancati i laboratori per bambini e i mercatini della solidarietà per il Togo curati da Marina Gallucci e Byby Olimpio, oltre alle torte casalinghe, i poranelli (i dolci tipici del borgo) e le confetture artigianali in vendita a favore della Parrocchia.
Durante il pomeriggio di festa Gianni Bruno, dell’associazione “Pavia nel cuore”, ha illustrato, anche con alcune dimostrazioni pratiche, coinvolgendo alcuni cittadini, l’importanza di un defibrillatore semiautomatico per una comunità, che organizza anche eventi di festa, sagre e manifestazioni di vario tipo. E’ per questo che i volontari di Associazione Porana Eventi desiderano dotarsi al più presto (è stata quasi raggiunta la cifra utile in donazioni) di un defibrillatore in grado di salvare tante vite umane. Ma è necessario prima seguire un corso teorico-pratico della durata di cinque ore e in seguito ricevere l’attestato del 118 A.R.E.U., le iscrizioni si ricevono sino a fine Ottobre presso la segreteria di Porana Eventi al 389.2566296 o scrivere a info@poranaeventi.it.
Nel complesso grande soddisfazione per l’esito della manifestazione, in un’oasi di verde e atmosfere di un tempo, per far rivivere la memoria della civiltà contadina e valorizzare un territorio che ha molte potenzialità anche dal punto di vista storico-artistico.
Tutte le informazioni sul borgo sono sul sito poranaeventi.it, sulla pagina Facebook e su Instagram.